La Web Analytics, in senso generico, si riferisce allo studio dell’impatto di un sito internet sugli utenti.
In pratica, essa raccoglie ed analizza ogni genere di dato inerente all’andamento di una pagina web, sia esso il numero di visitatori o le pagine che sono state visitate maggiormente, i cui argomenti risultano più interessanti e ricercati.
Essere presenti nel mondo digitale significa avere un profilo social, avere un sito internet o un blog, oppure avere un e-shop o una vetrina in cui presentiamo noi stessi e la nostra attività.
Se abbiamo scelto di comparire in versione virtuale per promuovere il nostro lavoro oppure scambiare informazioni e conoscenze, avremo (quasi) certamente la necessità di essere visibili sul web e, soprattutto, capire e conoscere l’andamento del traffico verso i nostri canali, nonché sapere se le azioni di web marketing intraprese sono andate a buon fine oppure necessitano di miglioramenti.
Tutto ciò è possibile grazie agli strumenti che il mondo del web ci offre, in particolar modo grazie alla web analytics. Uno degli strumenti di web analytics maggiormente usato per la sua potenza, oltre che per la gratuità, è sicuramente Google Analytics, ed in questo articolo nella descrizione delle funzioni mi riferirò principalmente ad esso.
Indice dei contenuti
Monitoraggio del traffico web
Il primo motivo per cui la web analytics è estremamente utile riguarda il monitoraggio del traffico web. Infatti, non solo abbiamo la possibilità di sapere quanti utenti sono arrivati al nostro sito, ma possiamo anche conoscere in dettaglio quando e per quanto tempo sono rimasti sul sito.
Se abbiamo un e-commerce, possiamo anche monitorare le conversioni realizzate, ovvero gli utenti che hanno effettivamente acquistato nel nostro negozio. Questo dato è di estrema importanza per un’attività la cui vendita avviene esclusivamente online.
È vero che il fatturato aiuta a capire se il negozio sta andando bene; tuttavia, la web analytics va oltre questo dato, poiché fornisce dati precisi al riguardo su cui ragionare.
Ad esempio, se vediamo che le conversioni, ovvero le vendite nel caso di un e-commerce, si sono concentrate maggiormente in autunno o in primavera, attueremo campagne marketing per aumentarle anche negli altri mesi dell’anno oppure per ottimizzare ulteriormente i periodi di maggior vendita.
Se dall’analisi dei dati ci accorgiamo che alcuni prodotti vendono più di altri, potremmo per esempio metterli in evidenza in vetrina, oppure al contrario potremmo decidere di mettere in vetrina altri meno visitati così da metterli in evidenza. Se invece alcuni prodotti vengono visitati uno dopo l’altro, potremmo farli comparire insieme tra i prodotti correlati.
Le conversioni però non riguardano solo gli e-commerce, ma si possono stabilire e monitorare per qualunque risultato il nostro sito vuole raggiungere. In Google Analytics infatti possiamo impostare degli obbiettivi, che corrispondono proprio alle conversioni, e monitorarne tutti gli aspetti, ovvero da quali pagine e per quali percorsi gli utenti arrivano ad essi, perché gli obbiettivi stessi non vengono raggiunti, o in caso contrario, qual è il loro tasso di conversione, cioè la percentuale di obbiettivi raggiunti rispetto alle sessioni.
La provenienza del traffico
La web analytics ci serve anche per sapere da quale fonte gli utenti sono arrivati fino a noi. Questa informazione non è per nulla di secondo piano, soprattutto se pensiamo alle varie strade digitali esistenti.
Una delle sezioni in cui viene distinto il traffico in base alla provenienza è quella del traffico Organico. Google, così come altri motori di ricerca, sono una delle tante vie tramite cui il nostro sito (o blog) può essere individuato. In questo caso, se i dati ci dicono che le visite organiche sono poche, dovremo pensare di migliorare le nostre strategie di search engine optimization (altrimenti detta seo), in modo da aumentare il posizionamento tra i risultati di ricerca.
Oltre al traffico organico, ad esempio possiamo conoscere il traffico Referral. Esso consiste di tutto il traffico proveniente da link esterni al sito. Possiamo sapere per esempio quali utenti sono arrivati a noi tramite newsletter, quali quelli postati in articoli o video (oppure anche immagini) presso altri siti o blog della rete.
La stessa cosa vale anche per i social network, esiste infatti una sezione apposita dedicata al traffico Social. Possiamo infatti sapere quanti utenti provengono da Facebook, Instagram o Twitter, i quali peraltro hanno i loro strumenti propri di digital analytics, ma di questo argomento mi occuperò in altre occasioni. Se abbiamo un canale social attivo, ad esempio una pagina Facebook, oppure un profilo Instagram, dove postiamo e condividiamo articoli, saremo raggiungibili anche tramite questa strada e la web analytics ci tiene aggiornati sul traffico in entrata proveniente da questa fonte.
La raccolta di questi dati è di grande aiuto per delineare un quadro complessivo dei canali che abbiamo attivato e del loro reale funzionamento. La visibilità online ha un ruolo considerevole ed è importante che cerchiamo delle strategie efficaci per emergere dalla massa, investendo tempo e risorse. Ecco perché è consigliabile che ci serviamo della web analytics.
La provenienza per tipo di dispositivo
La web analytics, inoltre, ci permette anche di capire attraverso quali dispositivi il nostro sito viene visualizzato. Se, ad esempio, i numeri ci dicono che il tablet e lo smartphone sono il mezzo preferito dai nostri utenti, dovremo fare in modo che il nostro sito sia mobile friendly, quindi rapido e funzionale per questa tecnologia. Questo non vuol dire che i navigatori da pc saranno penalizzati, anzi, i dati possono sempre mutare, nulla è mai fisso (soprattutto nel mondo virtuale).
Grazie al monitoraggio periodico che la web analytics offre, ci possiamo tenere costantemente aggiornati al riguardo e provvedere tempestivamente ad eventuali cambiamenti al nostro sito internet.
Infine, la web analytics ci presenta con chiarezza le pagine del nostro portale web che vengono maggiormente lette, il tempo in cui gli utenti vi si soffermano e la frequenza con cui vi accedono. Un’informazione di questo tipo ci rivela anche ciò a cui le persone sono maggiormente interessate, sia che si tratti di contenuti informativi sia che si parli di prodotti o servizi in vendita (nel caso di un e-commerce).
Un’altra metrica interessante che possiamo desumere
Decidere la strategia di marketing
Una volta che avremo esaminato questi dati, potremo mettere in atto eventuali campagne di marketing oppure aggiornamenti delle nostre pagine web in linea con quanto gli utenti apprezzano maggiormente.
La web analytics è fondamentale per tutti coloro che vogliono essere presenti in rete ed agire con efficacia all’interno dell’universo virtuale. Dunque, entriamo in confidenza con dati e statistiche e cominciamo ad ottimizzare il nostro spazio web.